La segnalazione di A.L.A. all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dopo il ricorso al Tar delle Camere di Commercio per bloccare il D.M. 08.11.2005, ha portato all’invio di una segnalazione, ai sensi dell’art.21 della Legge 287/90, ai Presidenti del Senato, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio ed al Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, di potenziali distorsioni riconducibili all’applicazione dell’art.13, comma 2, della Legge 10 febbraio 1992, n. 164.
Speriamo che a seguito di questa segnalazione sia data l’opportunità a tutti i laboratori enologici ufficiali accreditati di nuovi sbocchi per utilizzare l’accreditamento. Infatti da quando è stato reso obbligatorio sono state più le eliminazioni di settori di lavoro che le implementazioni, mettendo in difficoltà parecchie realtà lavorative. La ricerca della qualità nel settore alimentare, compreso quello enologico, dovrebbe passare attraverso i laboratori ufficiali accreditati che dovrebbero essere visti come dei “notai della qualità”. Questa è una delle battaglie per cui A.L.A. si è impegnata e a cui sta lavorando su vari fronti. Anche se l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ci ha impiegato del tempo prima di dare una risposta è importante che, comunque, questa risposta sia arrivata e sia stata positiva.
Dr.ssa Chiara Beraldo — Ultima modifica 21/07/2010 15:31